Le Istituzioni Civili ed Ecclesiastiche ed.2021-22

 

 

9 ottobre 2021. Legislazione ecclesiastica in materia di archivi e riordino dell’archivio parrocchiale di Mapello (don Gianluca Marchetti – Erika Francia)

Incontro aperto a tutti gli operatori culturali parrocchiali

L’incontro vuole fornire alcune nozioni giuridico-amministrative in materia di archivi ecclesiastici utili per la loro gestione e salvaguardia. Verrà poi presentata, come caso di valorizzazione, la recente attività di riordino e inventariazione dell’archivio della parrocchia di S. Michele arcangelo di Mapello.

In particolare saranno evidenziati gli aspetti inerenti la partecipazione dei parrocchiani alla vita religiosa, spirituale e filantropica della comunità, concretizzatasi nel riconoscimento del diritto di giuspatronato da papa Leone X, e nell’attività del longevo Consorzio laico della Misericordia denominato di S. Maria dei Prati e S. Cassiano, probabilmente nato nel XIV sec. ed evolutosi nel corso degli anni fino alla conclusiva trasformazione in Ente Comunale di Assistenza avvenuta nel 1938 circa.

 

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16 ottobre 2021. Dall’analogico al digitale: il caso del Comune di Bergamo (Paola Palermo)

L’archivio del comune di Bergamo, con documentazione sin dal XIII secolo, pur essendo uno solo, è dislocato in diversi depositi e si presenta in formato analogico e digitale. L’archivio storico, articolato in tre sezioni (di antico regime, Ottocento, Novecento), si conserva in parte presso la biblioteca civica A. Mai e in parte presso l’ufficio archivio del comune, situato nella città bassa, l’archivio di deposito si conserva interamente nei depositi in carico all’ufficio archivio, mentre l’archivio corrente si forma quotidianamente nel protocollo informatico. L’archivio comunale si presenta su supporto scrittorio analogico fino all’anno 1994, quando l’amministrazione decise di adottare il protocollo informatizzato, con cui è prodotto quotidianamente l’archivio corrente, ma, nonostante questa dimensione temporale di oltre un quarto di secolo, non emerge ancora una piena consapevolezza sulla formazione, gestione e conservazione di documenti nativi digitali. Queste condizioni motivano l’attuale presenza di un archivio ‘ibrido’, con un incremento annuo dell’archivio cartaceo stimato attorno ai 750 ml annui.

 

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