Pubblicazioni – A. Pesenti – A. Persico

Adriano Bernareggi. Diario di guerra (settembre 1943-maggio 1945)

Curatori

Mons. Antonio Pesenti (1927-2009), ordinato da mons. Bernareggi nel 1950, ha fatto parte per tutta la vita sacerdotale della Comunità dei Preti del S: Cuore. Diplomato in archivistica, paleografia e biblioteconomia, è stato direttore  dell’Archivio Storico Diocesano. Dal 1981, ha svolto la funzione di Cancelliere di Curia, sotto i vescovi Giulio Oggioni e Roberto Amadei, lasciando l’incarico nel 2007. Cultore di storia della chiesa locale, è stato autore di numerose pubblicazioni, tra cui “Papa Giovanni e il problema degli studenti a Bergamo nei primi decenni del secolo XX”.

Alessandro Angelo Persico ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia Contemporanea presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. E’ autore de “Il caso Pio XII. Mezzo secolo di dibattito su Eugenio Pacelli e Pasquale Saraceno. Un progetto per l’Italia”. Con Agostino Giovagnoli ha curato il volume “Pasquale Saraceno e l’unità economica italiana”. Ha rivisto e completato la curatela di questo volume.

Profilo dell’Opera

Dal 9 settembre 1943 fino alla fine di maggio del 1945, durante i mesi della Repubblica Sociale Italiana e dell’occupazione tedesca, mons. Adriano Bernareggi registrò le proprie giornate su alcuni fogli di quaderno. In quelli che lui stesso ha definito degli “Appunti” nelle ore notturne, il vescovo annotò i fatti quotidiani, riportando le informazioni che, da diverse parti, giungevano in Curia. Giorno dopo giorno, prese forma un vero e proprio “Diario di guerra”, un documento di straordinaria rilevanza storiografica e umana. Le sue pagine spalancano una finestra non solo sulla città e sulla provincia, ma anche sull’animo di mons. Bernareggi. La Curia si trasforma in osservatorio, dal quale leggere i mesi dell’occupazione con gli occhi del vescovo. Quella tracciata dal diario è una storia della guerra civile nella bergamasca dall’interno dell’episcopio. Di fronte agli avvenimenti, il vescovo si mosse seguendo precisi schemi teologici. Tuttavia, tali riferimenti dovevano essere declinati in un contesto confuso e, quasi sempre, partendo da informazioni imprecise, lacunose, talora fuorvianti. Quotidianamente mons. Bernareggi si scontrò con la necessità di mediare i principi morali con l’esigenza del bene comune, prendendo decisioni controverse e, spesso, incomprensibili oltre i muri del palazzo vescovile. Il diario apre così uno squarcio sull’animo del vescovo, chiamato ad assumersi la responsabilità di una carità universale che si scontrava con quella “scuola intensiva di violenza” che era la guerra.

Scaricare Indice, Introduzione e Prefazione dell’opera

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