EnglishPubblicazioni – Pietro Zovatto
Mon. Antonio Santin e Maria Pasquinelli. Un’amicizia difficile – corrispondenza
Autore
Mons. Pietro Zovatto, portogruese d’origine, è stato ordinato sacerdote nel 1962. Si è laureato in Pedagogia con una tesi dal titolo Fénelon e il quietismo. Nel 1970, insieme ad un gruppo di docenti universitari, ha fondato il “Centro Studi Storico-Religiosi Friuli-Venezia Giulia”, con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica regionale, in particolare nei giovani. Ha insegnato Storia delle religioni e Storia della Chiesa presso la Facoltà di Scienze delle Formazione di Trieste (ora Dipartimento di Scienze Umane).
Tra le sue più recenti ricerche si segnalano: Il sacerdote tra letteratura e fede (2012); La predica è finita (2013); La religiosità di Massimiliano d’Asburgo a Miramare (2014); Preti perseguitati in Istria 1945-1956 (2017); Vita e opere di mons. Antonio Angeli, istriano di Pirano (2019). Tra le sue pubblicazioni anche opere di storia della cultura e diverse plaquettes poetiche.
Abstract
Questa ricerca approfondisce la figura di Maria Pasquinelli, bergamasca, che nel 1947 uccise un generale inglese a Pola per protestare e ribellarsi alla cessione dell’Istria alla Jugoslavia. Secondo lei, infatti, i responsabili di questa ingiustizia erano gli inglesi che in quel periodo occupavano Pola.
In questo contesto e nel rapporto epistolare con mons. Antonio Santin, ultimo vescovo di Trieste e Capodistria, si delinea la personalità religiosa di una donna condannata all’ergastolo. Essa venne guidata con mano forte e soave per riscoprire la consapevolezza di essere cristiana, tra i problemi del chiedere “la grazia” al Presidente della Repubblica e dell’aiuto ai profughi.
Lo studio si è avvalso di una indagine attraverso le fonti archivistiche dell’Archivio Storico Diocesano di Bergamo (Fondo Maria Pasquinelli) e dell’Archivio Diocesano di Trieste (archivio personale del vescovo Antonio Santin).
